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Nessun sistema sanitario e assistenziale è in grado di reggere se la persona non vive profondamente il dovere di lenire le sofferenze, accompagnare le solitudini, curare con la tecnica le infermità. Nella società delle solitudini affollate e delle conoscenze interconnesse, chi possiede le tecniche della cura ed è in grado di esprimere vicinanza rappresenta un punto di appoggio irrinunciabile. Il manuale riunisce i contributi di alcuni autori, diversamente impegnati nelle attività cliniche e assistenziali, attorno al tema della fragilità e delle modalità che permettono di ridurne l'impatto sulla libertà e sulla dignità della persona. Il testo affronta in modo analitico alcune tematiche importanti per una migliore conoscenza del problema della fragilità (dall'abuso di sostanze alle malattie psichiche dell'anziano, dalle malattie trasmissibili alle patologie croniche, dalle modalità valutative delle fragilità all'organizzazione dei servizi di cura), con la finalità di formare chi per la prima volta si avvicina a questi argomenti e, nello stesso tempo, di stimolare la discussione tra coloro che già ne conoscono i temi e che prestano la propria opera professionale in servizi specifici. Gli aspetti più direttamente legati al rapporto tra operatore e persona che soffre sono collocati all'interno dei luoghi di vita, proponendo modelli di intervento compatibili con la realtà italiana di oggi per quanto riguarda sia gli aspetti culturali che quelli economico-organizzativi.