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Maestri nell'arte di rendersi invisibili, dotati di capacità che dovevano sembrare magiche all'uomo comune, i ninja vestiti di nero hanno sempre affascinato orientali e occidentali. Questo volume, opera di uno studioso di storia delle arti marziali, nonché praticante e istruttore di ninjutsu, ne ricostruisce la storia, la filosofia e le tecniche attraverso cronache e documenti originali spesso inediti, tramandati di generazione in generazione nell'ambito delle famiglie di ninja. Chi erano quindi i ninja? Originari delle province di Iga e Kòga, due aree distanti dai centri di potere, selvagge e quasi disabitate, erano guerrieri e spie capaci di "scomparire" dalla mente e dagli occhi del nemico, di infiltrarsi nelle fortezze per raccogliere informazioni essenziali, di mischiarsi tra le fila degli eserciti avversari creando il caos, di osservare e adattarsi con fulminea rapidità al mutare delle situazioni. Zoughari segue le tracce indistinte lasciate da questi misteriosi guerrieri negli eventi drammatici che hanno segnato la storia del Giappone medievale, dove spesso il loro intervento ha contribuito all'ascesa o al crollo delle famiglie dei potenti signori feudali, e nel periodo Edo, quando, impiegati in corpi di polizia segreta, hanno adattato le loro tecniche mortali di combattimento a una nuova funzione più consona a un periodo di pace, quella di far osservare la legge.