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Perché giocare d'azzardo con il Signore della morte? Perché non prepararsi per tempo all'appuntamento ineludibile che ci attende tutti alla fine della vita? L'invincibile Signore della morte, l'immagine negativa e terrificante, è in realtà la personificazione dell'impermanenza, del cambiamento, del rinnovamento e della liberazione. Il flusso continuo di nascita e morte è una benedizione che dà senso alla vita e le impedisce di essere statica e stagnante. Non solo: trovare il coraggio di riflettere seriamente sulla morte porta a capire che la morte e la nascita accadono in ogni momento, che quel che chiamiamo vita in realtà è solo l'illusione della continuità, una successione di istanti, un flusso di pensieri ed emozioni che nascono e si dissolvono incessantemente. Dzogchen Ponlop offre in queste pagine una vera e propria guida per la vita e la morte basata sugli insegnamenti trasmessi da Padmasambhava nel testo "La grande liberazione attraverso l'udire nel bardo", comunemente noto come "Il libro tibetano dei morti".