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Pioniere e maestro nel campo della psicoanalisi dell'adolescenza, Novelletto è stato il primo in Italia a porre l'attenzione sulle profonde differenze tra infanzia e adolescenza, evidenziando nettamente le peculiarità dell'approccio clinico agli adolescenti. Gli scritti qui pubblicati affrontano una varietà di tematiche teorico-cliniche che testimoniano l'ampiezza del suo orizzonte: la mente adolescente infatti non si esaurisce nell'arco evolutivo di qualche anno, non è solo un transito fra l'infanzia e l'età adulta, ma uno stato presente in tutti noi e potenzialmente attivo. L'autore esplora argomenti quali il Sé e la soggettivazione, l'intreccio tra diagnosi e terapia, la peculiarità dei diversi modelli teorici nell'approccio all'adolescenza, profondamente convinto della spinta evolutiva che lo studio degli adolescenti imprime al pensiero psicoanalitico e del peso della psicoanalisi nelle istituzioni di cura, nei servizi e nei rapporti con la giustizia. Ritroviamo quindi alcuni dei suoi concetti più creativi: la diagnosi lunga, il valore della segretezza, la specifica condizione del giovane adulto, nonché il suo impegno costante per far entrare a pieno titolo il lavoro con l'adolescente nell'edificio psicoanalitico.