Tab Article
Sin dalle origini la psicoanalisi ha riconosciuto che i mondi interni di una generazione si trasmettono a quelle che seguono. Le terapie genitore-bambino a orientamento psicodinamico si fondano sull'assunzione che l'esperienza di sé del bambino prende vita grazie all'interazione con l'Altro significativo, e che, sebbene le prime relazioni siano immerse in una dimensione sottocorticale e presimbolica, la mente e lo sviluppo del bambino sono in gran parte forgiati dalle dinamiche relazionali con le figure di attaccamento primarie. Il "paziente" quindi non è né il genitore né il bambino, ma la loro relazione, e per questo la psicoterapia congiunta si delinea come la modalità elettiva di intervento in presenza di difficoltà interpersonali. Questo libro offre un resoconto chiaro, esauriente e razionale del modello utilizzato nell'ambito del progetto genitore-bambino dell'Anna Freud Centre, fornendo un ricchissimo materiale clinico che permette di ricostruire lo sviluppo del processo terapeutico nell'intervento con le singole famiglie e con i gruppi. Partendo dalle recenti scoperte neuroscientifiche che hanno evidenziato come sin dalla nascita l'essere umano abbia molti strumenti per leggere e comprendere i segnali inviati dal mondo circostante, il modello presentato considera il bambino un soggetto attivo e creativo nel percorso terapeutico e illustra le tecniche che promuovono la sua partecipazione.