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Secondo Ezra Bayda, i nostri problemi emotivi e fisici non sono ostacoli lungo il sentiero, ma il sentiero stesso. Quindi possiamo utilizzare tutto ciò che la vita ci porta per rafforzare la pratica quotidiana, compresa la nostra confusione. Dobbiamo semplicemente essere disposti a stare con le nostre esperienze, piacevoli o dolorose, ad aprirci alla realtà della nostra vita senza cercare di sistemare o di cambiare nulla. Ma per farlo è necessario affrontare le nostre paure e convinzioni più radicate, uscire dal bozzolo che ci protegge, lasciare questo surrogato di vita che ci siamo costruiti. Più cresce in noi questo atteggiamento di accettazione, più saremo liberi dalle paure, le delusioni, le autocritiche che ci paralizzano.