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Pochi dei nostri processi psicologici sono coscienti; per la maggior parte sono involontari, e l'operato di tali processi è più che mai evidente nei disturbi da ansia e nelle fobie che ci appaiono tanto irragionevoli. I sintomi dell'ansia, dicono gli autori, sono una manifestazione di meccanismi di sopravvivenza guidati dai processi cognitivi. L'elaborazione dell'informazione sensoriale, che aveva per l'individuo una funzione adattiva e autoprotettiva in circostanze di pericolo, può frustrare i suoi stessi scopi classificando come pericolosi eventi in realtà innocui. In sostanza, si può dire che la genesi di gran parte delle ansie vada rinvenuta nel funzionamento di un sistema, inteso in origine per proteggere l'individuo, che è alla fine diretto in modo da operare contro l'individuo stesso. Nella prima parte del volume Beck offre un quadro ampio e dettagliato di questi disturbi, presentando un modello esplicativo in termini della persistenza di strategie arcaiche messe in atto per fronteggiare minacce fisiche e psicosociali. Nella seconda parte Emery presenta un programma per la cura dei disturbi da ansia e delle fobie basato sul modello teorico sviluppato nella prima parte. In tutto il testo gli autori fanno ricorso ad abbondante materiale clinico per illustrare il processo terapeutico.