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L'ordalia non l'ha inventata Haley, e nemmeno Erickson; forme più o meno esplicite di ordalia si possono infatti rintracciare in molte tecniche terapeutiche. Haley è stato però il primo a definire l'ordalia terapeutica, a individuarne il funzionamento. L'ordalia terapeutica si basa in sostanza su un patto al quale il cliente si impegna in un comportamento per lui gravoso e insostenibile da portare avanti solo finché non verrà eliminato il sintomo. Il principale requisito dell'ordalia dovrà dunque essere di provocare un fastidio uguale se non maggiore di quello causato dal sintomo, proprio come una punizione deve essere commisurata al reato (per esempio può consistere nel doversi alzare nel cuore della notte per dar la cera ai pavimenti); deve essere però anche qualcosa che la persona può fare e a cui non può legittimamente opporsi; infine, non deve essere nociva per nessuno.I tipi di ordalie che Haley presenta sono numerosissimi e diversi tra loro: possono essere semplici ingiunzioni, ordalie doppie; paradossali, come quando a una persona che lamenta due sintomi viene detto di mettere in atto uno di essi ogni volta che l'altro si presenta, ecc. Oltre a descrivere l'impiego di svariati tipi di ordalia, Haley delinea le fasi di questo tipo di intervento ed espone dettagliatamente alcune specifiche tecniche da lui impiegate con clienti diversi.