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La Chiave della Teosofia è proprio quello che il suo titolo dice: una 'chiave' per accedere alla Théos-Sophia o 'Sapienza di Dio'. Tale scoperta, però, ha un carattere del tutto individuale e richiede una volontà di ricerca e di indagine che coinvolgono l'intelligenza e l'intuizione: lo 'Spirito' è universale e ogni uomo, pertanto, non ha uno Spirito, ma è spirito. Così lo studioso (non il ricercatore di erudizione, naturalmente, ma quello che lo è come lo erano i neoplatonici) vedrà che la sua ricerca lo conduce alla conquista della religione individuale (non all'individualismo), cioè alla conquista di sé, in quanto (e questa è la 'chiave' di tutto) è soltanto dal di dentro, dall'uomo interiore - il 'Theos' - che possono essere date le risposte vitali. La teosofia della Chiave insegna a sostituire l'idea del Dio antropomorfico (una proiezione dell'uomo) con quella della Causa Incausata che non si contrappone a nulla. Questo 'Dio' non nasce né muore; tutte le cose vanno e vengono, tra le due sponde del tempo e dell'eternità. Noi, tutte le creature, siamo questa realtà Unica, a tutti i piani o livelli del divenire; e dentro l'uomo sono sopite infinite energie che è possibile suscitare: ma per farlo, occorre imparare e conoscere chi siamo e che rapporti abbiamo con l'Universo in cui viviamo e con gli altri.