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I nomi delle strade sono la nostra eredità culturale, ciò che decidiamo di tenere o buttare via del passato. Orientano i cittadini a livello topografico ma soprattutto identitario, agendo in modo diffuso e inconscio. Potenti dispositivi pubblici, gli odonimi riattualizzano il passato riconosciuto come fondante di una collettività. Al contempo rappresentano un efficace termometro sociale, in grado di riflettere gli umori e le proteste dei cittadini. Fino a che punto la denominazione di una strada rivela le narrazioni storiche che guidano il presente? Chi decide che cosa conta e quali nomi ricordare? E se le piazze intorno a noi commemorano carnefici e re tiranni? Perché ci sono così poche vie dedicate a donne? Può un indirizzo salvare la vita delle persone? Deirdre Mask, avvocatessa giramondo, ci offre un'esplorazione nelle memorie urbane, dall'antichità a oggi. Da Roma a Londra, da New York a Calcutta, da Berlino a Soweto: un intreccio di storie nascoste, basate su documenti sorprendenti, interviste e incontri bizzarri. Questo saggio ironico e provocatorio, eppure drammaticamente serio, esorta a riflettere sulle strutture più contraddittorie dell'ambiente che ci circonda. Allo stesso tempo indica gli spazi del possibile che si dischiudono quando iniziamo a riappropriarci dei significati delle nostre città.