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È una donna forte, Emma, e tutto quello che fa lo fa con convinzione e determinazione. Attiva nella lotta delle donne per il diritto di voto, sostenitrice dell'emancipazione femminile e della libertà dell'individuo contro i pregiudizi del suo tempo, Emma fu la moglie del poeta romantico e politico tedesco Georg Herwegh. Ed è lei stessa a raccontarci la sua storia ? o meglio la racconta a un suo ospite, un giovane drammaturgo che si rivelerà essere Frank Wedekind ?, la storia di una donna che non si piega alle aspettative di una strada già tracciata per lei da altri. Nata nel 1817, figlia di un ricco mercante di tessuti e ottima musicista, Emma fu l'unica donna a unirsi alle truppe armate che, nel 1848, dalla Francia porteranno la rivoluzione nella sua Germania. Uno scandalo, come del resto fu uno scandalo il suo matrimonio con il rivoluzionario Herwegh, che la condusse dalla Germania a Parigi, a frequentare i salotti di Karl Marx e Heinrich Heine, personaggi di cui ci racconta l'umanità, anche a scapito della loro statuaria grandezza. Ma quando Herwegh si innamora follemente di Natalie, la moglie del suo amico Alexander Herzen, l'ideale dell'amore libero si trasforma in una lotta tra lealtà e tradimento, tra l'amore per il marito e quello per l'indipendenza. Dirk Kurbjuweit ha composto un'opera in cui la storia e le vicende private si confondono con credibilità, offrendo una prospettiva diversa da cui guardare ai grandi ideali e alle personalità che hanno fatto la Storia. Da questo romanzo Emma ne esce a testa alta, forte, intelligente, ironica e soprattutto estremamente sincera, alla costante ricerca della più totale libertà e della più completa felicità personale.