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Il rock ha rappresentato, dalla metà degli anni Sessanta, un fenomeno dirompente che ha fornito ai giovani consapevolezze sino ad allora assenti e ha impresso un forte impulso ai cambiamenti della società. Negli Stati Uniti più che altrove esso ha espresso notevoli capacità di aggregazione ed è stato valutato con sospetto e ostilità da parte dei governanti. Ai tempi della guerra del Vietnam e dei conflitti razziali la musica giovanile si è trasformata, grazie all'impegno di alcuni artisti d'avanguardia, in veicolo di contestazione del sistema: una contestazione tanto più efficace in quanto diffusa nelle università e persino tra i figli della classe al potere. Gli agenti dell'FBI hanno pedinato i musicisti dell'ala radicale e spesso lo spionaggio si è trasformato in provocazione, talvolta con esiti tragici. Oggi, grazie al Freedom of Information Act che consente l'accesso alle fonti di polizia, dagli archivi dell'FBi e della CIA emergono la pervasività e il cinismo delle operazioni condotte contro Jimi Hendrix, John Lennon, Jim Morrison, Frank Zappa e tanti altri musicisti, con arbitrarie intromissioni nella vita privata e insidiose offensive per danneggiarli sul piano artistico.