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L'interesse per il sogno come testimonianza dell'esistenza dell'inconscio è inseparabile dal pensiero di Jung, e spesso costituisce il fondamento empirico della sua teorizzazione. Il sogno è il tema attraverso il quale Jung elabora le più sostanziali fra le sue critiche della concezione freudiana. "Il materiale onirico non consiste solo di ricordi, ma racchiude nuovi pensieri che non sono ancora coscienti". "L'analisi dei sogni, cioè la scoperta di questi 'nuovi pensieri', deve avvenire all'interno di una relazione fra due individui. Su questo punto, Jung anticipa le idee odierne circa la natura fondamentalmente paritaria della relazione tra paziente e analista, con la necessità che quest'ultimo tenga sempre presente e metta in gioco la propria soggettività. Il volume contiene la trascrizione di appunti presi in cinquantuno sedute seminariali tenute a Zurigo dal 7 novembre 1928 al 25 giugno 1930. Il lettore ha modo di conoscere la tecnica junghiana di analisi dei sogni, e anche di incontrare il personaggio Jung, con la sua chiarezza espositiva, il suo senso dell'umorismo, il suo lasciarsi andare ad affascinanti divagazioni.