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Durante la sua carriera, Francis Scott Fitzgerald fu autore di oltre duecento racconti, che gli garantirono enorme popolarità e gli offrirono spesso un utile terreno di sperimentazione. Questa è la più celebre delle sue raccolte: scritti originariamente per varie riviste e poi pubblicati nel 1922, i "Racconti dell'età del jazz" sono undici ritratti dei «ruggenti anni Venti», un'epoca fatta di scanzonatezza, balli sfrenati, sogni di successo, liberazione dei costumi; ma nascondono anche una dolente riflessione sul rapporto tra fantasia e realtà e sulla natura della felicità umana. Oggi i Racconti rivivono accompagnati da una prefazione storico-critica dell'americanista Sara Antonelli.