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Che cosa sarebbero stati "Il Padrino" senza i chiaroscuri e le luci notturne di Gordon Willis e "Apocalypse Now" senza le esplosioni di luci e fiamme orchestrate da Vittorio Storaro? Sarebbero passati alla storia "Il cacciatore" di Cimino senza la maestosa concertazione di colori di Vilmos Zsigmond e "Toro scatenato" senza il superbo bianco e nero di Michael Chapman? Si potrebbe procedere all'infinito: i quindici direttori della fotografia che si raccontano in questo libro hanno infatti determinato come pochi altri l'immaginario filmico di un'autentica età dell'oro, nella quale il cinema d'autore si è imposto a Hollywood e nel mondo intero. Ognuno degli intervistati racconta il proprio mestiere, i mille modi di conferire a ciascun film un aspetto visivo inconfondibile, le loro imprese più difficili, tecnicamente e non solo, i rapporti con i grandi registi con cui hanno lavorato. E ricostruiscono così una delle fasi più creative nella storia del cinema, muovendosi tra la nouvelle vague francese e il film d'autore italiano; tra la nuova Hollywood di Scorsese e Coppola e i maestri del cinema di genere.