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Provate a digitare il nome "Michael Ledeen" su un qualsiasi motore di ricerca. Ne uscirà di tutto. Nel bene e nel male, il più delle volte nel male. Ma chi è questo Ledeen? Michael è uno degli intellettuali d'Oltreoceano che conosce meglio il nostro Paese. In quanto storico ebreo ha cercato di comprendere le origini della Shoah e di ogni altra discriminazione antisemita e, mosso da questa esigenza, ha ricostruito e reinterpretato gli anni del fascismo; come analista presso la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato e il Dipartimento della Difesa si è rivelato non solo testimone ma protagonista di alcuni dei momenti più difficili per l'Italia: l'ultima fase degli anni di piombo, l'attentato a Giovanni Paolo II, la vicenda di Sigonella, Mani Pulite, la Seconda Repubblica. Le sue risposte ci svelano così pezzi di storia italiana: in certi casi Ledeen ci spalanca gli scrigni, in altri ce li socchiude permettendoci solo di intuire qualche verità, e in altri ancora li tiene chiusi liquidando le domande con sagacia e con spiazzante ironia. Questa è la versione di Michael.