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Le antiche civiltà hanno cercato risposte alle domande che riguardano il mistero umano. Da qui nascono i racconti sacri. In essi bene e male erano espressione della ciclicità cosmica: nessuna divinità era assolutamente malvagia o assolutamente buona. Nel mondo antico il male non fu mai diabolico. Tale accezione comparirà secoli dopo, in piena era cristiana, quando un nemico oscuro e dagli occhi infuocati era funzionale al potere della Chiesa. Attraverso l'analisi dei miti cosmogonici, in particolare egizi e biblici, il saggio porta alla luce gli elementi religiosi e culturali degli archetipi divenuti noti, soprattutto nel contesto religioso cristiano, come "Dio" e "diavolo". Secoli di elaborazioni teologiche, miscelate a credenze popolari, conoscenze esoteriche e superstizioni, hanno attribuito loro connotazioni fisiche e trascendentali univoche, con l'unica finalità di assoggettare il senso critico in favore di un'accettazione passiva e dogmatica dell'esistenza. In questo libro scoprirai: la vera origine di Dio e del diavolo; i miti antichi a confronto; l'invenzione del diavolo.