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Le misure di prevenzione sono nate in risposta alla volontà dell'ordinamento giuridico di sottrarre all'area del penalmente rilevante quelle condotte che si intendevano punire per la loro pericolosità, pur in mancanza di un'offesa concreta ad un bene giuridico. Dagli anni '80 dello scorso secolo tali misure si arricchiscono di una funzione nuova, quella volta al contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso, diventando il principale strumento a ciò deputato. E anche oggi conservano la loro attualità ché anzi la platea dei possibili destinatari nel tempo è diventata ampia ed eterogenea. Divenuto un autonomo corpus normativo nell'ambito del diritto penale, il diritto della prevenzione è raccolto nel "codice antimafia" rinnovellato dalla I. 161/2017, cui già sono state apportate modifiche. Con il presente lavoro si intende offrire un'analisi puntuale ed aggiornata della materia, corredata di ampi riferimenti alla giurisprudenza sia nazionale che della CEDU nonché di recentissime indicazioni ministeriali. Aggiornato al d.l. 4 ottobre 2018, n.113 (c.d. «decreto sicurezza», convertito con modificazioni dalla l. 1 dicembre 2018, n.132).