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Nella globalizzazione, nel pluralismo, nella società multietnica, nelle molte diaspore e nell'irrompere della diversità nella società, la difesa dei diritti civili e in particolare del diritto alla libertà di credenza e di religione è divenuta un'esigenza vitale della Comunità Europea e degli Stati nazionali che la compongono. In una realtà incerta e liquida, quella difesa è affidata a noi e a ciascun Stato e l'unico modo di renderla valida ed efficace in tutta l'Europa e in ogni Stato dell'Unione sono le leggi comunitarie e gli organi della giustizia europea. Nella diversità degli ordinamenti giuridici statali, nella pressione di forze antiliberali e talora di politiche dissennate, quello assegnato a noi e al diritto non è un compito facile. Nella difesa senza timidezza della libertà di credenza e di religione è contenuta la speranza di pace, di pacifica convivenza e di reciproco riconoscimento che sola trasforma il diverso, l'altro, lo sconosciuto in compagno, amico e in cittadino. In tale spesso problematica difesa è anche contenuta la creazione dell'identità più vera dell'intera Europa e il suo ruolo fra le nazioni e i continenti.