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"Achille Concerto, ancora una volta, offre un'amara - ancorché in apparenza fantasmagorica e disimpegnata - interpretazione dei rapporti umani, così difficili da 'leggere' nella loro totalità e da 'rendere' nella loro profondità. Alle vicende e ai personaggi, che attingono al vastissimo panorama delle suggestioni proposte dalle letterature europee e non, e all'indagine sull'esistenza, di ieri come di oggi, sottesa alle une e agli altri, opportunamente si adatta quanto asserisce Marco Valeri Marziale: «hominem pagina nostra sapit»." (dalla Prefazione di Maria Luisa Neri)