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Enrico Vetri, geologo e fotografo freelance, nasce a Milano nel 1961. Appassionato di fotogiornalismo e street photography, progressivamente si avvicina all'Urbex intesa come processo di conservazione della memoria dei luoghi e delle persone che vi hanno vissuto. Attraverso l'associazione culturale "I luoghi dell'abbandono" partecipa e sostiene la campagna di aiuti ai Samosely e, dopo averli incontrati e intervistati, decide di raccontare la propria esperienza emotiva con questo fotolibro in cui luoghi, fatti e persone ancora oggi testimoniano quello che è stato il disastro di Chernobyl. "I luoghi dell'abbandono", attraverso il suo presidente Devis Vezzaro, si propone di salvaguardare, diffondere e far conoscere realtà e memorie che altrimenti andrebbero per sempre perdute.