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Mantovana per nascita, ma cosmopolita per formazione e per frequentazioni, l'artista Valentina Sforzini, pittrice e insieme architetto, deve in parte la sua vocazione all'esperienza vissuta sin dalla gioventù presso l'Antichissima Fiera delle Grazie, il ritrovo mondiale dei "madonnari", i maestri del gessetto. Dopo aver studiato in Europa, negli Stati Uniti e in Messico, è stato l'incontro con Antonio Lopez García a liberarla da tutte le preoccupazioni che la costringevano ad operare nella sua "comfortzone" fatta di gessetti e ad aprirsi alla tecnica ad olio, mezzo espressivo che ad oggi la identifica forse maggiormente. Un'artista da scoprire, per chi non l'ha ancora fatto: la grande forza di Valentina è la sua peculiare capacità di costruire, attraverso campiture e velature cromatiche e l'ausilio di pochissimi segni grafici di supporto, una modellazione del corpo e dell'oggetto molto tattile. I suoi ritratti sembrano, si potrebbe dire, vere sculture in tela.