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Questa monografia presenta, per la prima volta nella sua interezza, la lunga e diversificata attività di Francesco da Sangallo (1494-1576), ultimo erede di una famiglia di artisti protagonisti del Rinascimento italiano. Lui stesso fu presenza duratura nella Firenze del Cinquecento e testimone privilegiato dell'ambiente intellettuale cittadino, coltivando frequentazioni che includevano, tra gli altri, Michelangelo Buonarroti, Benedetto Varchi, Giorgio Vasari, Vincenzio Borghini. Dalla sua poliedrica produzione - di scultore, già nota agli studi, ma anche di architetto e ingegnere militare, medaglista e poeta dilettante - deriva l'approccio multidisciplinare del volume, che presenta un catalogo di opere differenti per scala, tecnica e funzione, con l'aggiunta di significativi inediti. Comune denominatore di questi materiali è l'originale registro nostalgico adottato da Francesco, espressione di un'identità familiare da lui strenuamente impugnata nel dibattito che generò il nuovo stile nazionale della Toscana medicea.