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Quotidianamente gli occhi macinano migliaia di immagini, ma solo alcune smuovono dentro di noi sensazioni. La percezione visiva ci allaccia con quelle che evocano emozioni. I gradienti percettivi, la profondità, il dinamismo richiamano significati a volte universali e a volte personali. Sono opere d'arte. Sono opere di storia. Sono opere culturali. La fotografia, tra le arti, ha il potere di fissare un momento, di cristallizzarlo, ma anche di restituirci parte della personalità di chi scatta. Le otto foto di Martina Nasini raccontano storie, sentimenti, sensazioni, ricordi e pensieri che abbiamo cercato di tradurre con le parole. Ne sono venute fuori due diverse letture, due diversi modi di situare, nel tempo e nello spazio, quegli scatti. Sono solo due modi diversi di leggerle, ma tantissimi altri punti di vista emotivi si possono aggiungere ai nostri. Altre rappresentazioni narrate, che si possono o si vogliono vedere, ricompongono quel senso umano e artistico, ma anche realistico e concreto, che le otto foto hanno suscitato in noi. Abbiamo cercato di intercettare il punto di vista di Martina, il gioco di luci e colori, che fanno delle otto fotografie presentate qualcosa di unico. Le sue foto ci hanno preso e portato in luoghi e momenti che, per la loro singolarità, mai avremmo avuto modo di frequentare.