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La valutazione, in un quadro complesso inerente la didattica delle attività motorie, si presenta come un iter articolato che deve inevitabilmente esaminare la pluralità dei fenomeni congiunti all'educazione motoria, data l'interdipendenza reciproca tra i processi valutativi e la didattica del movimento. La struttura docimologica delle attività di movimento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, oltre a includere tutta la complessità del sistema didattico - organizzativo della scuola italiana, deve afferrare la prosperità dell'esperienza senso - motoria nel periodo sia dell'infanzia che della preadolescenza. Nel valutare attività didattiche volte a incoraggiare apprendimenti motori, o che utilizzino esperienze motorie per agevolare i processi di apprendimento, non si possono semplicemente assumere metodologie e protocolli quantitativi o qualitativi propri dell'ambito motorio - sportivo e trasferirli nei contesti educativi, in quanto l'atto valutativo risulterebbe depauperato dal giudizio dei significati che l'esperienza motoria può assumere nel processo di insegnamento - apprendimento. La contestualizzazione, invece, può consentire alla valutazione motoria di assumere un carattere ecologico, assegnando alle proposte didattiche una maggiore originalità e unione con i vari contesti di azione.