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"La scommessa di Davide Peretti Poggi è più radicale, più ardua. Viene dopo l'eclissi del volto umano nell'arte del Novecento, dopo le scarnificazioni e gli sfiguramenti di Fautrier, di Giacometti, di Bacon. Ne ha riconosciuto e assimilato i significati e le ragioni, e cerca di andare oltre, puntando ostinatamente sugli strumenti artigianali della pittura e guardando alla storia, compresa quella delle avanguardie, con uno sguardo prospettico, che è lo speculare opposto dei pompierismi e dei citazionismi postmoderni." (Dall'introduzione di Guido Armellini)