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L'inverno 1944-45 fu una stagione di sofferenza, rabbia e paura per i paesini di montagna lungo la Linea gotica. Silvano Monti, che in quei luoghi è nato e vissuto tutta la vita, narra qui le storie di solide famiglie contadine sconvolte dal dramma della guerra: racconti di perdita, fame, violenza e distruzione, ma anche di coraggio, amicizia e voglia di ricominciare. Storie di gente forte, che ha combattuto tenacemente la rassegnazione e la disperazione, nonostante tutto; storie di un intero mondo perduto, i cui pilastri erano la lealtà, la solidarietà tra esseri umani e il legame tra generazioni. Le voci dei protagonisti che rievocano ai giorni nostri le vicende di quell'epoca accompagnano il lettore su e giù per le impervie strade dell'Appennino, tra sfollamenti, bombardamenti e fughe dal nemico, fino all'alba della Liberazione e al ritorno alla vita. Postfazione di Rinaldo Falcioni.