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L'italiano popolare (o dei semicolti) e l'italiano regionale (o locale) sono due varietà di italiano emerse dopo l'unificazione nazionale e individuate negli studi in pieno Novecento. Il primo, analizzato soprattutto nello scritto, è una varietà sociale, propria di persone che hanno avuto un'incompleta istruzione scolastica; il secondo, esaminato per lo più nel parlato, è una varietà geografica, che caratterizza i parlanti di aree diverse. Entrambe le varietà - che costituiscono tuttora un importante oggetto di studio, anche se le ricerche sull'italiano popolare si orientano quasi solo in diacronia - sono nate dall'incontro dell'italiano di base tosco-fiorentina con i vari dialetti italo-romanzi e presentano zone di parziale sovrapposizione. Appunto all'italiano dei semicolti e/o all'italiano regionale sono dedicati i dodici saggi raccolti nel volume, editi tra il 1994 e il 2019, molto vari per lunghezza, anche in ragione della diversità delle sedi originarie (opere collettive in più volumi, enciclopedie, atti congressuali, miscellanee in onore).