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Il discorso sulle "letture tendenziose" pronunciato dall'intellettuale antifascista Franco Antonicelli a Livorno, il 15 ottobre 1967 per l'inaugurazione della Biblioteca dei Portuali, è ancora oggi una appassionata difesa di un modo di leggere per capire e per cambiare. Antonicelli (1902-1974) subì un primo periodo di carcere per aver firmato un documento di solidarietà con Benedetto Croce, e nel 1935 venne confinato alcuni mesi ad Agropoli. Ripreso l'insegnamento a Torino, ne venne allontanato per motivi politici. Alla vigilia dell'insurrezione Antonicelli divenne presidente del Cln, Comitato di liberazione nazionale, e fu tra i dirigenti prima del Partito d'azione e del Partito repubblicano. Diresse negli anni trenta a Torino la casa editrice Frassinelli, introducendo in Italia, tra gli altri, scrittori come Kafka e Faulkner, e nel dopoguerra la Da Silva pubblicandovi tra l'altro Se questo è un uomo di Primo Levi (1947). Consulente della Rai, collaboratore della Stampa e di molte riviste, è stato tra i protagonisti nel 1953 della battaglia contro la "legge truffa" ed è stato eletto senatore nel 1968 nelle liste del Pci e poi del Psiup per due legislature. Introduzione di Norberto Bobbio.