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Questo romanzo fa conoscere ai lettori la storia affascinante e avventurosa di Alexandre Yersin, scopritore nel 1894 del bacillo Yersinia pestis, nonché uno dei più giovani e forse il più geniale fra i componenti della "banda Pasteur", come Deville chiama il gruppo di scienziati che lavoravano insieme al grande scienziato francese. Scienziato a sua volta Yersin, ma non solo. Uomo sempre in movimento, inquieto, diventato prima marinaio, poi medico di bordo, infine esploratore. Patrick Deville ne ripercorre la vita, seguendone fisicamente le tracce, a Parigi, in Svizzera, a Berlino, e poi in Asia, come un vero e proprio detective letterario, munito di penna e taccuino. Ricostruendo la vita di quest'uomo, attraverso un dialogo serrato e ironico con il suo protagonista, l'autore disvela allo sguardo incantato del lettore avvenimenti storici che vanno dalla fine dell'Ottocento alla metà del Novecento, come la competizione scientifica tra francesi e tedeschi, l'inebriante esplosione di scoperte mediche e tecnologiche, la parabola tragica dell'imperialismo. Patrick Deville definisce questo libro un romanzo senza finzione, dove tutti gli elementi sono reali, e il detective letterario si muove sulle tracce di Yersin sì munito di penna e taccuino ma, soprattutto, di una capacità di sguardo unica.