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Dall'autore dell'"Ordine del giorno", esce questo nuovo breve e potente libro sulla famosa guerra dei contadini di Muntzer che ebbe luogo in Germania (ma anche in Austria, Svizzera, Alto-Adige e Trentino) tra il 1524 e il 1526. Come ne "L'ordine del giorno", che raccontava l'ascesa del nazismo attraverso alcuni episodi tragicomici, poco conosciuti ma emblematici, anche nella "Guerra dei poveri" l'autore, lungi dal fare una pedante ricostruzione storica dei fatti, sceglie alcuni episodi molto "letterari", ovvero ricchi d'immagini e personaggi forti, per raccontare la storia di quella rivolta. Il taglio è molto contemporaneo e rimanda in qualche misura al populismo e alla rabbia di alcuni strati popolari (vedi i Gilets jaunes) che vediamo all'opera oggigiorno in tanti Paesi. Attraverso il racconto di episodi forti nelle vite di alcuni personaggi, Vuillard mostra lo sviluppo di una gigantesca rivolta che fuse assieme la protesta protestante contro la corruzione della Chiesa Cattolica con il rifiuto delle spaventose ingiustizie sociali del medioevo. Si trattò di un'autentica rivoluzione popolare che riuscì quasi a far crollare l'ordine costituito dell'epoca, prima di essere repressa nel sangue (circa centomila morti). In essa si mischiarono motivi religiosi ed economici e fu condotta all'insegna di un cristianesimo radicale. Vuillard racconta anche alcune altre rivolte popolari con le stesse caratteristiche che si svolsero in Inghilterra nei secoli precedenti.