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L'ARS MORIENDI era il libro più diffuso e venduto durante le pesti del Rinascimento, utile - insieme al Sacramento dell'Estrema Unzione - a preparare il 'trapasso all'altro mondo' che è il viaggio che tutti debbono fare: un viaggio gratuito, con biglietto di sola andata, che per molti significa anche liberazione da ansie e dolori che la cosiddetta civiltà sembra non poter fare a meno d'infliggere al suo prossimo. Però la morte è, in primo luogo, maestra di verità, perché segna e insegna il grande limite di quella 'menzogna cosmica' che è la vita. Proprio per questi insegnamenti di verità, forse, in alcuni riti funebri la morte viene considerata anche una festa, in cui si celebra il contributo che coloro che non sono più di questo mondo hanno dato al flusso universale degli eventi che, in quanto eterno, nessuna morte può cancellare. Mettetevi dunque comodi, toccatevi il teschio che avete intorno agli occhi e leggete queste considerazioni per rifletterci sopra e pensare alla morte con la stessa gioia e lo stesso entusiasmo con cui state affrontando la vita.