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La bipolarità, malattia di Esmeralda, è per l'autore non solo la chiave principale di lettura del testo ma la vera protagonista di cui l'eroina diventa il simulacro carismatico: autore, regista e interprete di se stessa in una danza "sacra" che innesca e muove la scena intorno a lei, al ritmo dei suoi Up e dei suoi Down, che volendo tradurre in musica passano dal free jazz al funky rock. La malattia bipolare, affrontata dall'autore, come mimesi del nostro vivere contemporaneo, detta i ritmi della narrazione investendo come un'onda i personaggi Esmeralda, Massimo, Claudia e il Maestro Ignis, e ne segna i ruoli: malata, innamorato, messaggera e taumaturgo come vero e proprio agente/reagente di conoscenza, necessario ma non sufficiente, senza il naturale relazionarsi dei personaggi. (Dall'Introduzione di Mauro Silani)