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"Il figlio dell'odio"" chiude la trilogia iniziata con "Lo scacchiere dell'odio" e proseguita con "Grappoli d'odio", raggiungendo livelli di introspezione inediti e svelando la ferocia che questo sentimento controverso e per certi versi affascinante, l'odio appunto, può generare. Protagonista, suo malgrado, un delfino che non ha mai imparato a nuotare, lasciato dal padre in balia di un mondo di squali. Nonostante i diversi anni trascorsi, l'onda lunga dell'Agenzia continua a turbare le vite di Augusto e Nausicaa. Un passato che non smette mai di sorprendere e che in maniera violenta si trasforma in presente. Arturo, il delfino del Cavaliere, il predestinato dei salotti capitolini, arriva allo scranno del defunto padre. Tra le pieghe del suo destino, tuttavia, si insinua un nuovo misterioso personaggio: Zarco.