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Le cose intorno sono quelle che costellano la vita di Camilla Salvago Raggi nella grande residenza monferrina. Si tratta di oggetti e mobili, libri, fotografie e quadri, divenuti per lei imprescindibili punti di riferimento, perché tracce concrete della sua vita e della complessa storia familiare. Mentre ne descrive le forme, i colori e le vicende, rivivono personaggi, luoghi e atmosfere che appartengono a un passato anche molto lontano: la pro-prozia che ha riplasmato la casa e il giardino, il nonno ambasciatore in Egitto, in Cina e a Parigi, Marcello Venturi, l'amato marito scrittore; il salottino e lo studio, al centro della vita quotidiana, i saloni aulici e la stanza degli armadi col ricco corredo di tovaglie che evoca antiche consuetudini mondane, la grande cucina con i rami alle pareti nella quale si muovevano le tante persone di servizio. «Hanno una vita le cose? - si domanda l'autrice - Direi proprio di sì. Una vita invisibile scorre in loro, come il sangue nelle nostre vene. Noi le guardiamo, e loro ricambiano i nostri sguardi».