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Nata nel 1129 in una nobile e devota famiglia renana, Elisabetta entrò nel monastero benedettino di Schönau all'età di dodici anni. Nel 1147 prese il velo ed emise la professione religiosa. Successivamente divenne direttrice spirituale e superiora del convento femminile alle dipendenze dell'abate Eckbert (suo fratello). Fu amica e confidente di santa Hildegarde di Bingen. Nel 1152, reduce da una grave malattia, cominciò ad avere visioni ed estasi, che duravano talvolta intere settimane, minando il suo fisico. Morì nel 1156 a soli 35 anni. Con "II Libro delle Visioni", Elisabetta ci consegna un tesoro di elevatissima spiritualità, da cui possiamo ancora oggi trarre conforto, indicazioni di vita ed esempi di virtù. La Santa ci offre la possibilità di gettare uno sguardo contemplativo sulla Gerusalemme Celeste, invitandoci alla purezza di cuore, alla preghiera e all'unione con Dio. Divenuto un classico della spiritualità monastica medievale, questo testo è qui tradotto in lingua italiana.