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Il brigante Carmine Crocco, flagello della monarchia sabauda, durante la sua condanna all'ergastolo presso il carcere di Portoferraio si dedicò alla stesura delle sue memorie. Avrebbe potuto essere un onesto contadino timorato di Dio, con una moglie devota e figli affezionati, ma l'invasione piemontese e la caduta del Regno delle Due Sicilie serbavano per lui un destino diverso, un destino che rivive nelle pagine di questa testimonianza.