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È una poesia, quella di Luppi, che rimanda a un mondo impossibile dove realtà e illusione si fondono, le parole per dirsi si sfanno riproponendosi altro da sé. Alla fine di ogni attraversamento non c'è porto, presa, pausa. Restano tracce che Luppi trasforma in testi compiuti, densi, coltissimi. Da leggere e rileggere. In silenzio. Ida Vallerugo