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Lina è di Agerola, un paesino di montagna affacciato sul mare. Figlia maggiore, vive tra casa e parrocchia ed è la camminatrice ufficiale della famiglia: porta messaggi e viveri tra i parenti sparsi a grappoli per la Costiera. La guerra per molto tempo rimane un sottofondo che impatta la sua quotidianità perlopiù con la preoccupazione per i familiari al fronte, con gli echi della propaganda ed i razionamenti: almeno fino allo sbarco degli americani, che costringe lei ed altre ragazze a nascondersi per giorni, sotto il suono delle palle di cannone. Luigi non vorrebbe lasciare Vettica, ma il lavoro è poco e lo stipendio da finanziere aiuta tutta la famiglia. Da Roma viene inviato prima in Jugoslavia, poi in Grecia e da lì, catturato dalle truppe tedesche diventate nemiche, internato in un campo di lavoro in Austria. Fatica, tanto. Scrive e suona, per se stesso e per i compagni. Sogna di riabbracciare la mamma. Non sono in parola, non sono innamorati, l'eventuale 'simpatia' non ha avuto il tempo di sbocciare. Semplicemente fanno parte della stessa comunità e quindi condividono alcuni affetti e dolori...