Tab Article
Sin dall'epoca della sua decifrazione, è apparso evidente che la lingua ittita presentasse un sistema verbale molto meno ricco di categorie rispetto a quello che viene tradizionalmente ricostruito per l'indoeuropeo, basato soprattutto sui dati dell'indiano antico, del greco e dell'iranico. In particolare, una delle categorie che sembrano essere assenti in ittita è l'aspetto verbale, ovvero l'opposizione funzionale tra aspetto imperfettivo e aspetto perfettivo, che in altre lingue indoeuropee antiche è affidata alla contrapposizione tra il sistema del presente e il sistema dell'aoristo, rispettivamente. Tuttavia, studi recenti hanno suggerito che i suffissi verbali -ske/a-, -anna/i- e -ss(a)-, tradizionalmente considerati azionali (con valore iterativo, durativo, intensivo, ecc.), potessero avere, in alcuni contesti, una funzione aspettuale, nello specifico imperfettiva, codificando quindi l'aspetto progressivo, abituale e continuo. Nel presente volume, attraverso un'indagine sistematica all'interno del corpus dei testi ittiti, si mira a dimostrare che la funzione dei suffissi verbali -anna/i- e -ss(a)- era puramente imperfettiva, e che eventuali valori azionali erano secondari e dipendenti da quelli aspettuali. Verranno inoltre chiariti i rapporti che intercorrevano tra tali morfemi e il ben più produttivo suffisso -ske/a-, la cui funzione imperfettiva appare evidente. Infine, si mostrerà come le forme a raddoppiamento, molto frequenti in ittita, avessero la stessa funzione imperfettiva stabilita per i suffissi -ske/a-, -anna/i- e -ss(a)-.