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Nell'estate del 1894, quando Albert ha quindici anni, la famiglia Einstein si trasferisce a Milano, dove risiederà fino al 1902, anno della morte del padre Hermann. Sono gli anni cruciali della formazione scientifica (e umana) del giovane studioso, che pur frequentando la Scuola Politecnica Federale di Zurigo, dove si diplomerà nel 1900 e dove vive la sua compagna Mileva, trascorre lunghi periodi tra Milano e Pavia e si immerge nel contesto sociale e culturale della borghesia industriale lombarda, a partire dalla famiglia del suo intimo amico e collaboratore Michele Besso e dalla sua vasta rete si relazioni. L'obiettivo di quest'opera è da un lato quello di riscoprire nel contesto degli anni di studio e di formazione del giovane Einstein le domande scientifiche e le "false piste" che hanno condotto alle straordinarie scoperte del 1905 (relatività ristretta, effetto fotoelettrico, moto browniano), dall'altro quello di ricostruire il contesto economico, politico e sociale, soprattutto italiano, nel quale egli visse quell'importante stagione formativa. A tal fine vengono ripercorse le relazioni familiari dei suoi amici e conoscenti, le tappe dello sviluppo industriale italiano e internazionale, legato in particolare all'elettrificazione (oggetto dell'attività imprenditoriale della famiglia Einstein), e le caratteristiche salienti dell'ambiente scientifico milanese e pavese dell'epoca. Ne emerge un quadro di influenze profondamente intrecciate tra loro, i cui riflessi sullo sviluppo della problematica scientifica del giovane Albert sono profondi e talvolta sorprendenti.