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Situata sul versante meridionale del colle volterrano, la necropoli delle Ripaie fu scoperta fortuitamente nella primavera del 1969 in occasione di lavori di edilizia urbana. Il volume prende in esame le testimonianze relative alla fase più tarda di occupazione di quest'area sepolcrale, che consiste in undici tombe ipogee a piccola camera a deposizione singola o doppia, scaglionate tra la prima e la tarda età ellenistica, e cinque sepolture di epoca romana imperiale, oltre ad una cospicua quantità di reperti erratici raccolti a più riprese, indizio di ulteriori sepolture presenti originariamente nella necropoli. Nonostante le strutture non siano più visibili perché obliterate dalle costruzioni moderne, l'analisi della documentazione, seppure esigua, redatta al momento dello scavo e del complesso dei materiali recuperati ha consentito di ricostruire la fisionomia della necropoli e i caratteri di quella parte della comunità che aveva scelto l'area delle Ripaie come luogo di sepoltura: un insieme di nuovi dati che vanno ad ampliare il quadro delle conoscenze relative alle necropoli volterrane di epoca ellenistica e romana.