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Nella cultura azteca lo studio dell'astronomia ricopriva un ruolo centrale. Credenze, riti, vita sociale e religiosa dipendevano dall'osservazione del cielo e degli astri e dai calcoli matematici compiuti dai sacerdoti, straordinariamente precisi nonostante l'assenza di strumentazioni avanzate. I codici redatti dai religiosi europei che nel '500 entrarono in contatto con gli aztechi dopo la scoperta del Nuovo Mondo descrivono con dovizia di particolari il complesso sistema calendariale di questo popolo e la stretta associazione fra la loro mitologia e gli astri del cielo. Questo legame è fondamentale per capire costumi e convenzioni di una civiltà che, come tutte le altre che l'avevano preceduta nell'area mesoamericana, considerava l'universo ciclico e riteneva che ogni era fosse destinata a concludersi fra immani disastri di origine naturale. Codex 2027 è un viaggio multidisciplinare in questo mondo remoto. Grazie alle sue conoscenze astronomiche e allo studio approfondito dei codici rinascimentali, l'autore è in grado di descrivere tutte le convinzioni di un popolo persuaso che la fine dei tempi potesse avvenire ogni 52 anni, quando i calendari tornavano in sincronia. Come capiterà nel 2027.