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Da sempre il Diana è il ristorante più bolognese di Bologna. Ha una tradizione, un'atmosfera, uno stile inconfondibili e immutabili. Ma è anche un eterno palcoscenico di storie, di persone e di immagini che mettono in luce, con lampi a volte sorprendenti, il carattere profondo di una città. Tra fumanti tortellini e sontuosi arrosti, a quei tavoli se ne sono viste tante. Questo libro parla del Diana e della sua città negli anni splendidi e in quelli bui, ne racconta i clienti divertenti o straordinari da D'Annunzio a Fiorello, tenta di capire il curioso amore dei bolognesi per il loro ristorante più classico: sempre pronti a criticarlo ma anche a prenotare un tavolo, e sempre pronti a difenderlo nei momenti difficili. Perché il Diana è il Diana, meraviglioso perfino nei suoi difetti, come certe dive di Hollywood. Arricchiscono il volume alcune testimonianze di Pupi Avati, Giorgio Comaschi, Italo Cucci e Edoardo Raspelli. Sono pagine inedite e intense. Aiutano anche a capire che cosa significhi davvero il Diana, non solo per Bologna.