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Nella penisola di Iris un potere arcano consente a esseri umani chiamati Atian di entrare in sintonia con alcuni elementi naturali, fino a piegarli al proprio volere. La civiltà che fondano prospera nell'armonia, finché tali abilità vengono asservite alla guerra, portando Iris al collasso. Nikrìo è un giovane Atian pervaso da un grande vuoto interiore. Potrebbe perdersi nel rancore ma, aggrappandosi ai pochi ricordi felici e alla sua bontà d'animo, si ritrova su una strada sconosciuta, dove incontra amici e draghi solo in apparenza ostili, imparando a superare le distanze e ad affrontare la rabbia che prova anche nei confronti di se stesso.
Decisamente uno dei migliori libri fantasy che io abbia mai letto. Ciò che più mi ha colpita è la realisticità dei personaggi, non di uno o due, ma di tutti. L’autore sa dipingerli con naturalezza e, cosa apprezzatissima, con poche parole, lasciando che il lettore li conosca e se ne faccia un’opinione. Questo rende il libro un viaggio ricco di incontri e scontri fantastici ma molto realistici. Bene e male si affrontano, ma il confine tra gli schieramenti è labile e anche il lettore ha diritto di ritagliarsi il proprio punto di vista. Il libro è diviso in 3 parti ciascuna delle quali si apre con una bellissima illustrazione. All’interno è inoltre disponibile una mappa molto dettagliata. La trama, originale e intrigante sin dalle prime pagine, si articola man a mano che i protagonisti entrano in scena. Tuttavia la narrazione è sempre molto chiara anche quando alternata su più fronti. Il ritmo sempre adeguato permette di affrontare le 423 pagine senza stalli. Ci sono passaggi di grande bellezza, riflessioni che toccano nell’intimo, sfide e scontri che appassionano pompando adrenalina pura nelle vene del lettore. È un libro che insegna a non giudicare troppo in fretta. L’autore, sorprendentemente italiano, non si limita a raccontare una storia di fantasia, vuole ispirare buoni esempi per la vita reale, instillare nuova linfa nel lettore. E ci riesce! Di per sé questo primo tomo è già appagante, non lascia il lettore “sospeso”, ma IRIS è una saga, pertanto mi attendo un seguito.