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La dantologia italiana e internazionale guarda oggi con rinnovato interesse al contesto storico-biografico e al paratesto critico; questi percorsi paralleli degli studi alimentano le ricerche sulle opere dantesche alla luce del contesto in cui possono essere state concepite e sviluppate e studiano il culto di Dante nei secoli, all'insegna di un'integrale messa a fuoco della figura e dell'opera del poeta nella loro genuina dimensione storica. Su queste basi e con questi propositi il presente numero monografico offre una serie di contributi incentrati sulla ricezione e la critica di Dante fra la fine del Settecento e l'Ottocento: dai meccanismi editoriali all'analisi delle strenne di capodanno, dalle chiose di Monti alla Commedia all'irlandese Taaffe, autore di un commento ai primi otto canti dell'Inferno (1822), dal Foscolo dantista agli studi danteschi nell'età della Restaurazione.