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Ripensare il governo dei territori nei secoli dell'età moderna e contemporanea è la prospettiva da cui muove questo volume che guarda al governo della Sicilia quale caso emblematico del ridimensionamento dei concetti di Stato e di sovranità dalla prima età moderna ai nostri giorni. Dalla prima età moderna perché la Sicilia, alla pari di altri territori della complessa Monarchia spagnola, aveva conservato un margine di autonomia che si era tradotto nella capacità delle élites di esercitare un potere effettivo negoziando sugli ordini emanati dal potere centrale e sulle pratiche necessarie ad attuarli, fino ad un presente in cui assistiamo ad una inesausta concorrenza di giurisdizioni, solo in parte derivanti dalla gestione di questo difficile presente. Di ciò narra questo volume, affrontando questioni come sovranità, autonomie, epidemie, capacità di assorbimento dei conflitti, autorappresentazioni, ritualità con un affondo nella contemporaneità fino alle ultime vicende di questa inedita pandemia.