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Il Romanzo di Alessandro, testo greco di controversa datazione, attribuito falsamente allo storico Callistene, traspone la vicenda storica di Alessandro Magno su un piano mitico e allegorico e contribuisce a plasmare l'immagine del condottiero macedone come modello archetipico della sovranità, della sete di conoscenza e della ricerca del limite. L'Historia de preliis, che del romanzo greco è multiforme e fortunatissima traduzione latina, è forse il principale canale attraverso cui il mito letterario di Alessandro giunge e si irradia nel Medio Evo europeo. Il testo di cui si dà per la prima volta l'edizione è uno dei più completi e interessanti volgarizzamenti italiani dell'Historia de preliis: un testimone prezioso che illumina le modalità della circolazione nella penisola del mito alessandrino. Lo studio prende in analisi l'opera lungo un doppio asse: quello "orizzontale", in relazione alle altre traduzioni italiane superstiti (tutte, o quasi, inedite); e quello "verticale", in rapporto al modello latino - coacervo testuale che proprio grazie a un inedito sguardo a partire dalla tradizione volgare assume, à rebours, una nuova e inattesa leggibilità.