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Il numero di quest'anno si apre con un articolo di due giovani studiose, Chiara De Angelis e Michela Ventriglia, che danno conto della partecipazione del laboratorio LibeR (Libro e ricerca) all'impresa di Fragmentarium, il portale svizzero che da qualche anno ha assunto la guida degli studi sui frammenti di codici medievali, mettendo inoltre a disposizione la nuova rivista Fragmentology. Si tratta di un ottimo esempio di collaborazione internazionale, al quale non poteva mancare il contributo di quanti per ragioni storiche e geografiche sono o dovrebbero essere naturalmente portati allo studio dei numerosissimi frammenti che costituiscono oggi gli ultimi residui, sparsi per il mondo, di quelli che furono codici in beneventana