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Auguste Poriace, appena uscito dalla scuola militare francese di Saint Cyr, lascia l'esercito e decide di fare un viaggio sui Pirenei. Qui, affascinato dalle vicende di Don Carlos di Borbone, ingiustamente decide di passare la frontiera ed arruolarsi nell'esercito carlista, agli ordini dell'eroico generale Tomás Zumalacárregui (1788-1835), un vero e proprio uomo da leggenda. Fondamentale per lui sarà l'incontro con la Contessa di Rosamares, che cerca di far giungere al Re un cofanetto di gioielli donati dalla Principessa di Beira per aiutare la causa del cognato Don Carlos. Il romanzo di padre Luigi Previti, basato su un feuilleton di Albert Du Casse, ufficiale francese e storico militare, compara gli eventi della vicenda narrata, che si svolge durante la Prima guerra carlista (1833-1840) a quelli della Terza (1872-1876), che si stava svolgendo nel periodo in cui il "Il volontario di Zumalacárregui" veniva redatto. I commenti dello scrittore gesuita fanno di quest'opera un importante lavoro controrivoluzionario.